Passione

Aforismi

Alessandro Morandotti

A volte riesce di risollevare il morale a spese della morale.
Accarezzare un'idea può essere compromettente al punto di doverla sposare.
Accumulata sufficiente esperienza per vivere, si muore.
Amare tutta l'umanità può riuscire più facile del tollerare una sola persona.
Ammazzare il tempo nell'attesa che il tempo ci ammazzi.
Anche le sofferenze immaginarie sono reali.
Anche una domanda sbagliata può ottenere una risposta giusta.
C'è differenza tra l'aver dimenticato e non ricordare.
Chi nel corso della vita non ha mai commesso pazzie è un pazzo.
Chi non crede nelle coincidenze le perde.
Chi è fornito d'un buon istinto diffida istintivamente dell'istinto.
Chi è riuscito a creare un capolavoro come il gatto, ha acquisito il diritto di sbagliare tutto il resto. Infatti.
Chiedersi il perché di un fatto inspiegabile è logico; attendersi una risposta, irragionevole.
Ci lamentiamo della nostra società dimenticando che non è che il prodotto dei suoi componenti.
Ci sono bugie tanto commoventi da meritare di essere credute.
Ci sono caratteri che per star bene devono far star male gli altri.
Ciò che distingue il genere umano dal regno animale è che in quest'ultimo è sconosciuta la malvagità fine a sé stessa.
Ciò che infastidisce nel concetto di fedeltà è che venga pretesa anche da noi.
Confrontando, anno per anno, speranze e previsioni con quanto poi è accaduto, emerge la riprova che l'ottimismo è intramontabile.
Cullarsi nell'illusione di non farsene.
Da giovane l'uomo è convinto di poter rendere felici più donne. L'esperienza lo persuade dell'illusione e si dedica a una sola. Infine constata come l'errore stesse nel ritenere possibile di rendere felice qualcuno.
Da giovani si hanno idee chiare e precise su come riformare il mondo.
Dall'impeto dell'ira più che dal vino sgorga la verità.
Diffidare di tutto e tutti è indice di scarsa fiducia nelle proprie facoltà.
Epitaffio del suicida: veni vidi fugi.
Esistono solo tre fonti di delusioni: passato, presente e futuro.
Fedeli sono coloro cui manca l'occasione di non esserlo.
Fidarsi di pochi, confidarsi con nessuno.
Finalità della scienza è dubitare dei suoi risultati.
Fine ultimo di tutto, la fine.
Forse siamo già risorti. Per punizione.
I genitori si compatiscono, dei nonni si sorride, gli antenati si venerano.
I vizi hanno la virtù di rendere contenti chi li pratica e arricchire chi li favorisce.
Idiota come un computer.
Il Padreterno, per compensare l'uomo delle enormi carenze fisiche nei confronti degli animali, lo ha dotato della ragione ma ha purtroppo omesso di fornirlo della combinazione esatta per servirsene.
Il bacio è un espediente geniale per impedire agli innamorati di dire troppe stupidaggini.
Il calcolo delle probabilità dimostra l'improbabilità di ogni calcolo.
Il cattivo gusto è quello che differisce dal nostro.
Il denaro è come l'aria. Finché c'è non te n'accorgi.
Il destino è la scuola dei deboli.
Il dilettante diletta solo se stesso.
Il diritto a ciò che spetta di diritto va duramente conquistato.
Il dubbio è il lievito della conoscenza.
Il filosofo è l'artista del pensiero.
Il giudizio estetico risiede nella mente dell'occhio.
Il maggior pericolo, per chi si dedica agli aforismi, è l'irrompere dei sentimenti nel mondo del pensiero.
Il momento più importante è sempre l'ultimo che stiamo vivendo.
Il peggio ha sempre la meglio.
Il progresso è innegabile. Ora anche gli ignoranti sono laureati.
Il senso del diritto è innato. Il senso del dovere è imposto.
Il talento è la tassa per l'esercizio dell'arte.
Il tempo che passa lascia il tempo che trova.
Il tempo è tanto prezioso che andrebbe impiegato soltanto per leggere il meglio. Ma poiché per individuarlo occorrerebbe leggere tutto, è meglio non leggere.
Il terrore della morte è dovuto all'incertezza di ciò che ci attende. La risposta è semplice e tranquillante: esattamente la medesima situazione di prima che fossimo.
Il vero amico lo riconosci da come ti mente.
Imitare è più faticoso che creare.
Io sono io. Ma se fossi un altro vorrei essere come me.
Io: abbreviazione di Dio.
L'abbaglio è uno sbaglio che acceca.
L'abitudine è un abito che, indossato da giovani, ci rifiutiamo di togliere vita natural durante.
L'adulazione è il grimaldello universale che consente di entrare nelle grazie dei vanitosi.
L'aforisma da antico precetto medico si è trasformato in moderna pillola di saggezza esistenziale.
L'aforisma è il tentativo di risolvere dialetticamente il conflitto tra esperienza e riflessione.
L'aforisma è l'arte di condensare pensieri di saggezza (e non) in maniera tale da ingenerare la convinzione che solo una mente superiore sappia penetrarli.
L'aforisma è la chiusura-lampo del bagaglio delle esperienze.
L'ammirazione è un sentimento che cela inconsapevolmente un sottile rammarico per il mancato possesso, se si tratta d'un oggetto, o un'impercettibile invidia nel caso d'una persona.
L'amore allo stato puro è quello non corrisposto.
L'amore nasce per appetito, dura per fame e muore per sazietà.
L'amore è un dono degli Dei che facilmente si trasforma in castigo di Dio.
L'amore è un'astrazione alla perenne ricerca di una corposità.
L'eccesso di modestia e umiltà sono atti di superbia.
L'eloquenza è un dono per chi la possiede e una tortura per chi la subisce.
L'entità dell'errore è commisurata alla statura di chi lo commette.
L'esperienza è quella cosa che una volta acquisita a caro prezzo, non serve più.
L'espressione letteraria più autentica è il diario. Scrivere come si vive.
L'illusione è la culla degli adulti.
L'indipendenza economica consente l'inestimabile lusso di scegliersi le compagnie da evitare.
L'inizio dell'amore spesso è simultaneo. Non così la fine. Da ciò nascono le tragedie.
L'invidia è un sentimento che divora chi lo nutre.
L'occhio vede tutto. Salvo sé stesso.
L'orrendo della morte è il suo cerimoniale. Quanto più bello sarebbe andarsene al cimitero da soli, a piedi.
L'umiltà è l'ipocrisia dei modesti.
L'unica maniera per giustificare una bugia è un'altra bugia.
L'unico omicidio lecito è il suicidio.
L'unico viaggio irrinunciabile è l'esplorazione dell'io.
L'uomo felice non abbisogna di fede.
L'uomo possiede la capacità di distinguere tra bene e male e la facoltà di non tenerne conto.
L'uomo è una miscela di materia e spirito, alla quale andrebbe apposta l'etichetta: attenzione veleno.
L'uso della ragione più diffuso è di non farne uso.
La cosa più insensata è di ritenere che ogni cosa debba avere un senso.
La differenza tra uno stolto e uno intelligente è questa: lo stolto ripete sempre lo stesso errore, mentre l'intelligente commette ogni volta un errore diverso.
La diligenza maschera con scrupoloso zelo la mancanza d'intelligenza.
La donna ideale deve soddisfare l'anima, lo spirito, i sensi. Non trovando riuniti i tre requisiti nella stessa persona, è consentito il frazionamento.
La gioia contagia, il dolore isola.
La grandezza dà celebrità ma la celebrità non è garante di grandezza.
La malinconia è la versione romantica della tristezza.
La meraviglia è in noi, non nelle cose.
La natura umana è tanto contraddittoria, sfuggente e ambigua da sottrarsi a ogni definizione.
La natura è sadica, com'è dimostrato dalla constatazione che raramente ciò che giova al corpo è di giovamento anche all'anima.
La noia è un'invenzione di chi manca d'inventiva.
La passione è una manifestazione violenta di debolezza.
La pazienza è una virtù che si acquista con la pazienza.
La perfezione sarebbe raggiunta da chi riuscisse a soffrire il dolore altrui come proprio.
La realtà va inventata.
La realtà è il surrogato della fantasia.
La sincerità è un articolo di lusso dal prezzo elevatissimo: l'isolamento.
La solidità del matrimonio poggia sull'elasticità delle parti.
La solitudine esalta le qualità, la frequentazione delle compagnie i difetti dell'uomo.
La solitudine subìta affligge; scelta appaga.
La sostanza sta nelle sfumature.
La speranza è la vera responsabile delle frustrazioni. Va soffocata sul nascere.
La storia insegna che la storia non insegna nulla.
La vecchiaia inizia nel momento in cui cessa la capacità di apprendere.
La vecchiaia è un'astuta trovata per rendere più disponibili alla dipartita.
La verità è che la verità è banale.
La voce della coscienza è come uno di quei congegni d'allarme che scattano per ogni nonnulla e nessuno gli dà più retta.
Le assurdità di ieri sono le verità di oggi e saranno le banalità di domani.
Le disgrazie degli altri ci impressionano tanto perché potrebbero capitare anche a noi.
Le medesime parole proferite da bocche diverse acquistano significati differenti, persino antitetici.
Le più diffuse credenze traggono la loro forza dall'inverificabilità.
Le virtù annoiano, le qualità lasciano indifferenti, i vizi rendono interessanti.
Lo psicanalista è un uomo che per risolvere i propri problemi si finge capace di risolvere quelli altrui.
Lo scettico non crede neppure nell'aldiqua.
Lo stupido dice sciocchezze; l'intelligente le fa.
Man mano che aumenta la saggezza diminuiscono le occasioni di utilizzarla.
Massima consolazione per un malato è un malato analogo.
Nell'aspettazione il piacere tocca il suo apice.
Neppure l'ingiustizia è uguale per tutti.
Nessuno è infallibile. La creazione dell'uomo ne è la prova.
Nessuno è meno sincero di chi ti chiede di esserlo.
Niente aiuta a vivere come la cattiva memoria.
Non ogni buco riesce a trovare la sua ciambella.
Non serve religione a chi senta la sacralità del profano.
Non si muore. Si cessa soltanto di vivere.
Non è l'amore che fa soffrire, ma la sua assenza.
Nulla è cambiato attraverso i secoli. Chi detiene l'oro detiene il potere.
Ogni aforisma valido dovrebbe possedere la ricchezza concentrata del seme capace di svilupparsi in pianta.
Ogni nozione principia con una certezza e sfocia nel dubbio.
Ogni scelta implica una rinuncia.
Ottimista è chi ritiene che le cose non possano andare peggio di come vanno.
Ottimisti e pessimisti si nasce, scettici si diventa.
Per comandare bisogna riuscire a trovare chi è disposto a ubbidire.
Per gran parte dell'umanità, divino è tutto ciò che non trova spiegazione.
Per l'incalzante progresso tecnologico l'uomo ha perduto la rigenerante capacità di stupirsi.
Per la salute dei popoli il morbo più temibile è l'ambizione dei governanti.
Per osservare un'opera d'arte occorre aprire gli occhi. Ma per comprenderla bisogna chiuderli.
Per sottrarsi alla fatica di pensare, i più sono persino disposti a lavorare.
Probabilmente il mondo è stato fatto rotondo perché destinato ad andare a rotoli.
Qualunque sia l'argomento, parliamo sempre di noi.
Quando ignoranza e mediocrità si coalizzano, ne risulta la cosiddetta voce del popolo.
Quando una donna dichiara di stimare un uomo è sottinteso che non lo ama.
Quanta retorica sulla virtù del dolore. L'esperienza vissuta non lascia dubbi: il dolore annienta.
Quanto più in alto si punta tanto maggiore il rischio di mancare la meta.
Quel che più disturba nel mondo è la presenza della gente.
Raramente la forza della ragione prevale sulla ragione della forza.
Responsabile delle bugie non è chi le dice ma chi le provoca.
Sarò sincero: non lo sono.
Scegliere il momento della propria fine è la suprema manifestazione della libertà.
Se fosse vero che le sofferenze rendono migliori, l'umanità avrebbe raggiunto la perfezione.
Se gli uomini fossero così cattivi come si dipingono, sarebbe facile regolarsi. Invece sono peggio.
Se il mondo e' pieno di prepotenti la colpa e' di chi non lo e'.
Se non altro l'aforisma ha il merito di far meditare chi lo formula.
Se uno sciocco si dichiara tale, gli si crede sulla parola. Se un genio proclama di esserlo, si pretende che lo dimostri.
Se è vero che l'esempio vien dall'alto, mettiamoci in salvo prima di esserne travolti.
Si usano deplorare le morti premature, ma nessuno depreca quelle tardive, ben più incresciose di tutte.
Siamo al mondo per fornire un pretesto all'esistenza.
Siamo posseduti da ciò che possediamo.
Siccome i più pensano che la politica sia una faccenda sporca credono di risolvere il problema lavandosene le mani.
Sogno proibito della minima: diventare massima.
Solo chi abbia vissuto un'intera vita sa quanto effimera sia quest'unità temporale.
Solo chi non ha fame è in grado di giudicare la qualità del cibo.
Sull'ingratitudine si pensa che tutto sia stato detto. Finché non la si sperimenta in proprio.
Suprema e irraggiungibile meta: solo e felice.
Traggo serenità dalla certezza del dubbio.
Troppo cibo rovina lo stomaco, troppa saggezza l'esistenza.
Tutte le verità sono già state dette, ma lo spazio per altre menzogne è infinito.
Tutti si scagliano contro l'egoismo come se fosse possibile sopravvivere senza. Da biasimare è solo il suo eccesso.
Tutto sarebbe tanto più semplice se nascessimo con le istruzioni per l'uso e la data di scadenza.
Un ramo di pazzia abbellisce l'albero della saggezza.
Una caratteristica dell'aforisma è di sottrarsi a rubricazioni e classificazioni scientifiche. Il che, lo riconosco, è senz'altro irritante. La sua struttura è ambigua e sfuggente. Pretenderebbe al tempo stesso di unire concisione a vastità concettuale, soggettivazione estrema a validità universale, annotazione futile a profondità, l'eccezione alla regola, il restrittivo al generalizzato, consentendo ugualmente di trarne succo gustoso, anzi sensato e, talvolta, persino utile.
Una delle più diffuse ingenuità consiste nel ritenere che a furia di scrivere si possa diventare scrittori.
Una libertà imposta è peggio della schiavitù.
Una ricca biblioteca può servire a mascherare una cultura povera.
Uomini e meloni hanno questo in comune, che dal di fuori non si capisce se sono buoni.
Vana impresa combattere la crisi poiché è ormai connaturata al sistema.
Vivere del proprio lavoro, una necessità; vivere del lavoro altrui, un'aspirazione.
È andata bene: avevo ragione. È andata male: abbiamo sbagliato.
È facile fare domande difficili. Difficile è dare risposte facili.
È preferibile vivere un romanzo che leggerlo.